Tema: A duecento anni dalla nascita di Giuseppe Garibaldi, ripercorri gli eventi principali della sua vita, in particolare, quelli che hanno portato all’unità dell’Italia.
Giuseppe Garibaldi, ricordato spesso come “l’eroe dei due mondi”, nasce a Nizza nel , figlio di un marinaio e marinaio egli stesso. Nel aderì alla Giovine Italia, di Mazzini, e si arruolò nella marina militare piemontese con lo scopo di cospirazione, infatti egli a Genova avrebbe dovuto far insorgere la città e occupare il porto; ma la sollevazione fallì e Garibaldi, condannato a morte in contumacia, fuggì a Marsiglia dove s’imbarcò per il Brasile. Una volta a Rio de Janeiro, combatté per l’indipendenza della provincia di Rio Grande del Sud.Nel conobbe Anita Ribeiro da Silva, che resterà per sempre al suo fianco, e la quale gli diede un figlio: Menotti.
Durante la sua permanenza in sud America, difese anche l’Uruguay contro il dittatore argentino Rosas, costituendo la prima legione di “camicie rosse” formate da volontari italiani.
Mentre Garibaldi, nel , sta facendo ritorno in Italia, la penisola era fortemente scossa dai fermenti nazionalistici, e il 23 marzo, il Piemonte, la Toscana, lo Stato pontificio e il regno delle due Sicilie scesero in campo contro l’Austria dando inizio alla Prima guerra di indipendenza italiana.
Garibaldi dopo essere sbarcato a Nizza con i suoi avventurieri, si recò a Mantova per offrirsi volontario al re Carlo Alberto, lo stesso che lo aveva condannato a morte, ma questo lo respinse; allora Garibaldi si recò a Milano, dove il governo provvisorio lombardo nato a seguito di una rivolta contro gli austriaci, lo nominò generale di brigata. Inizialmente furono ottenuti diversi successi militari, ma in seguito, dopo che i sovrani italiani si ritirarono dal conflitto per paura di un’egemonia piemontese, Carlo Alberto non riuscì a fermare la riscossa austriaca e fu costretto a firmare l’armistizio a Custoza, il 25 luglio, che gli imponeva di rientrare nei suoi vecchi confini definiti dal Ticino. Garibaldi con i suoi volontari aveva partecipato ad alcune battaglie, ma molti di loro iniziarono a disertare, cosicché dopo l’armistizio si rifugiò in Svizzera.
Nel iniziarono a Roma diverse manifestazioni contro il voltafaccia di Pio IX, che costrinsero il pontefice a rifugiarsi nel regno delle due Sicilie; nel frattempo insieme ai più importanti massoni arrivarono a Roma anche Garibaldi e Mazzini, che proclamarono la Repubblica Romana e la fine del papato. Intanto Carlo Alberto disdette l’armistizio e dichiarò nuovamente guerra all’Austria, ma le truppe piemontesi furono rapidamente sconfitte dagli austriaci, in soli tre giorni. Carlo Alberto, costretto dai vincitori,abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II (marzo ). Il Papa, dopo la proclamazione delle Repubblica romana, chiese l’aiuto dei francesi e dei borbonici, e nonostante il tentativo di Mazzini e di Garibaldi di difendere Roma, nel luglio dello stesso anno in cui era nata, la Repubblica capitolò.
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